CLIMATE
Space
01 – 18 DICEMBRE 2022
Il progetto Climate Space nasce da un’idea di Ludovico Einaudi, sviluppata con Francesco Cara e Ponderosa Music & Art. Climate Space è uno spazio immersivo dove esplorare le nuove relazioni con una natura che si trasforma sotto l’effetto dei cambiamenti climatici attraverso l’immagine, la musica e la narrazione, ma anche la scienza e l’innovazione.
calendario
prenotazioni
http://climatespace.eventbrite.com
1.12
h18:00 – h22:30
Before Glaciers Melt – Prima Che i Ghiacci si Sciolgano
di Ebru Cakirkaya | 16:41 | 2022 | Turchia
Che conseguenze ha il surriscaldamento globale sulle città che si affacciano sul mare? Il climatologo Levent Kurnaz ci accompagna in una visita di Istanbul alla mercé dell’innalzamento del livello del mare e dei fenomeni meteorologici estremi.
2.12
h18:00 – h22:30
Rio by Unique Sights – Sguardi Unici su Rio
di Rafael Duarte | 26:00 | 2022 | Brasile
Non esiste confine netto tra la città di Rio de Janeiro e la lussureggiante natura che la circonda. Il fotografo Rafael Duarte esplora lo spazio tra città e natura attraverso lo sguardo di cinque affascinanti personaggi che lo abitano.
3.12
h18:00 – h22:30
Sometimes Even the Shore Drowns – A Volte Anche la Riva Annega
di Mahera Omar | 17:00 | 2022 | Pakistan
Sul delta del fiume Indo, accanto ai ventiquattro milioni di esseri umani che abitano la città metropolitana di Karachi vivono specie animali di ogni forma, colore e dimensione
4.12
h18:00 – h22:30
What Life Should Be About – Ciò che conta nella vita
di Sarah Moll | 18:20 | 2022 | Germania
Mossi dal desiderio di libertà e dalla passione per la bicicletta, quattro giovani di quattro diverse città europee hanno scelto di vivere come bike messengers, pedalando dalle otto alle dieci ore al giorno incuranti del traffico e delle intemperie
5.12
h18:00 – h22:30
Xänthe Dehe (Water Forest)
di Adrián Arce | 27:14 | 2022 | Messico
L’acqua che alimenta la più popolosa regione del Messico, dove si trova Città del Messico con i suoi dieci milioni di abitanti, viene dalla Foresta d’acqua
8.12
h18:00 – h22:30
The Breaths of the City – I Respiri della Città
di Mohammad Talebi | 23:00 | 2022 | Iran
Avete mai sentito una città respirare? Arak, all’origine una città giardino, è diventata la capitale industriale dell’Iran, circondata dal deserto che avanza. E per Arak respirare diventa sempre più difficoltoso.
9.12
h18:00 – h22:30
The Egret Garden – Il Giardino dell’Airone
di Wan-Ling Liu | 19:56 | 2022 | Taiwan
Tra i grattacieli sopravvive un piccolo terreno con uno stagno e piante, fiori e tanti animali che li trovano rifugio. Fino a che un giorno si presentano le ruspe che si mettono subito a scavare.
10.12
h18:00 – h22:30
Villa Portales
di Cristian Vidal | 17:00 | 2022 | Cile
Attraverso il processo creativo dell’artista Jojo Fuentes, Villa Portales racconta la storia di un progetto di edilizia popolare in Cile che ha risposto all’emergenza abitativa senza rinunciare alla vita in comunità.
11.12
h18:00 – h22:30
Vegan Warsaw – Varsavia Vegana
di Marcin Anaszewicz, Anna Izabela Spurek | 36:19 | 2020 | Polonia
I sogni, le passioni, le sfide, le sconfitte e la cieca determinazione degli chefs e degli imprenditori che hanno aperto i migliori ristoranti vegani e vegetariani di Varsavia dove coesistono affari e ideali di un mondo senza violenza sugli animali.
12.12
h18:00 – h22:30
Soul of storm – L’anima del ciclone
di Su Dike | 25:31 | 2022 | Cina
Cinque amici, cacciatori di cicloni, basandosi sulle più accurate previsioni meteorologiche inseguono e si avvicinano il più possibile ai tifoni, catturando immagini straordinarie e documentando la devastazione causata dal loro passaggio
14.12
h18:00 – h22:30
Dead River – Il fiume scomparso
di Morteza Atashzamzam | 29:35 | 2019 | Iran
La città iraniana di Isfahan è famosa per l’antico ponte di pietra Si-o-se-pol che, con i suoi trentatre archi attraversa il fiume Zayanderud, una volta il principale fiume dell’Altopiano Centrale. Ma ora, il fiume è prosciugato
15.12
h18:00 – h22:30
Dreams, effort and pandemic – Sogni, fatica e pandemia
di Jakub Šipoš | 26:00 | 2022 | Slovacchia
Cinque giovani imprenditori vivono il loro sogno e lo realizzano attraverso l’innovazione e l’impegno quotidiano, dimostrando nella pratica come consumare localmente, pensare in modo sostenibile ed allo stesso tempo essere fonte d’ispirazione per gli altri.
16.12
h18:00 – h22:30
Water celery – Sedano d’acqua
di Yu So-young | 35:42 | 2022 | Corea del Sud
Lee JeongAe è l’ultima persona rimasta a coltivare sedano d’acqua nella cittadina di Eonyang Eupseong and anche l’ultima a vendere il suo raccolto direttamente da un banco dietro al suo campo. Ogni suo gesto esprime eleganza, precisione e sobrietà.
17.12
h18:00 – h22:30
At all times, on boat crossing – Per sempre, su barche che traghettano
di Faiçal Ben | 16:16 | 2022 | Marocco
All’estuario del Bou Regreg, con Rabat sulla riva sinistra e Salé sulla riva destra, vivono più di due milioni di persone. Per accomodarle, la cementificazione avanza senza tregua creando un’illusione di persistenza là dove tutto cambia.
18.12
h18:00 – h22:30
Eden – Eden
di Olivier Perrier | 12:30 | 2022 | Francia
Un modo d’abitare comunitario visto con gli occhi di Antoine, un ragazzo fragile che ha appena traslocato e vive con difficoltà il cambiamento
Climate Space Dal Verme 2022
L’ambiente urbano è generalmente visto in contrapposizione all’ambiente naturale. Uno spazio progettato e costruito a misura d’Uomo dove la natura è sottomessa e tenuta sotto controllo. All’interno della città, l’ambiente naturale vive addomesticato e confinato nei parchi, nei giardini botanici e zoologici. Le circonvallazioni e le tangenziali tracciano i confini dello spazio urbano. Si tratta però di confini temporanei che la continua espansione dell’abitato finirà prima o poi per assorbire e spingere sempre più all’esterno.
In realtà questa visione non è che un’illusione. L’ambiente urbano fa parte della fitta rete di interconnessioni che contraddistingue la vita sulla Terra. Le città sono corridoi che gli uccelli migratori usano come scalo sulla rotta che li porta ogni anno dal nord al sud, e viceversa. Mentre per gli uccelli stanziali, la città è l’ecosistema dove si vive, ci si riproduce e si muore. E’ grazie alle risorse naturali che le città respirano, bevono, si nutrono, operano ed evacuano. Risorse che a volte arrivano da lontano, a volte dalle vicinanze, e più di rado provengono dalla città stessa. Il cambiamento climatico non fa differenza tra ambiente urbano e naturale. L’aumento delle temperature, la siccità e le piogge torrenziali colpiscono ugualmente l’uno e l’altro, anche se la quasi totale copertura del suolo urbano rende questi fenomeni ancora più estremi in città. E poi non dimentichiamo che gli esseri umani fanno parte della natura. La comunità cittadina accoglie chi viene da lontano, sostiene chi è in difficoltà e crea le opportunità per realizzare i propri sogni ed esprimere i propri talenti.
Quest’anno Climate Space esplora le moltiplici interconnessioni che legano città e natura. Fanno da filo conduttore e da stimolo a laboratori, incontri e performance musicali live, le proiezioni di cortometraggi che raccontano la natura in città, la vita al confine tra ambiente urbano e naturale, la dipendenza della città dalle risorse naturali e i tanti modi di rendere permeabile la frontiera tra ambiente urbano e ambiente naturale. Sotto questa luce, le città diventano crocevia di innumerevoli processi naturali che, una volta riconosciuti, incorporati e valorizzati, rendono l’ambiente urbano più equilibrato, vivo e sano.
Climate Space Dal Verme 2022
The urban environment is generally perceived in opposition to the natural environment. A space designed and built around and for human beings where nature is tamed and domesticated. Within the city boundaries, the natural environment lives confined to plots, parks, botanical and zoological gardens. Bypasses and ring roads mark its borders. Shaky borders though that the relentless expansion of the built environment will soon or later swallow and push further out.
In reality this perception is nothing but an illusion. The urban environment is part of the dense web of interconnections that characterises to life on Earth. For migrating birds cities are stopovers on the way up to the North and down to the South. Whereas for sedentary birds, cities are the ecosystem where to live, give birth and pass away. Cities breath, drink, feed, work and dump thanks to natural resources that often come from far away, sometimes from nearby and rarely from within the city itself. Climate change makes no difference between natural and urban environments. Heat waves, droughts and water bombs hit both, even though the near total cover of urban land with asphalt and concrete makes these phenomena even more extreme. And lastly, let’s not forget that human beings are part of nature. Urban communities provide shelter and assistance to those in need, and opportunities to fulfil one’s dreams and express one’s talents.
This year Climate Space explores the multiple interconnections linking up cities and nature with a program of fifteen short films that tell about nature in cities, life along the borders between urban and natural environments, reliance of cities on natural resources and the many ways to make porous the frontiers between natural and urban environments. The short film of the day is the red thread connecting live music performances, talks and laboratories. Seen under this light, cities become hubs where multiple natural processes converge revealing the potential to make urban environments more balanced, healthy and just.
Francesco Cara
Curatore Climate Space Film & Music Festival
Francesco Cara insegna Ecodesign allo IED Milano, è uno dei co-autori di Ecologia Digitale, recentemente pubblicato da Altreconomia, ed è attivo nel Climate Reality Project guidato da Al Gore, premio Nobel per la pace ed ex-vice presidente americano.
Francesco Cara teaches Ecodesign at IED Milan, is a co-author of “Digital Ecology”, published recently by Altreconomia, and an activist with Nobel Peace Prize and former US Vice-President Al Gore.