CLIMATE

Space

Il progetto Climate Space nasce da un’idea di Ludovico Einaudi, sviluppata con Francesco Cara e Ponderosa Music & Art. Climate Space è uno spazio immersivo dove esplorare le nuove relazioni con una natura che si trasforma sotto l’effetto dei cambiamenti climatici attraverso l’immagine, la musica e la narrazione, ma anche la scienza e l’innovazione.

calendario

01.12 h18:00 – h22:30 Echoes in the Arctic – Echi nell’Artico

01.12
h18:00 – h22:30

Echoes in the Arctic – Echi nell’Artico

di Andy Maser, Paul Nicklen, Tahria Sheather | 43:00 | 2020 | United States – Stati Uniti

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 REDI HASA

Nei fiordi di Lofoten in Norvegia vive una delle più grandi e sane popolazioni di orche al mondo, ma si trovano anche giacimenti di petrolio e gas. Riusciremo a salvaguardare questo habitat unico?

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02.12 h18:00 – h22:30 Forest man – L’uomo della foresta

02.12
h18:00 – h22:30

Forest man – L’uomo della foresta

di William McMaster | 23:00 | 2013 | India

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 BIJAN CHEMIRANI

Sulle rive sabbiose del Brahmaputra, dove l’erosione si porta via intere isole, Jadav Payeng ha creato dal nulla una densa foresta di più di 500 ettari, un albero alla volta, dando stabilità alle rive ed offrendo un eremo di pace, protezione e verzura a piante ed animali.

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03.12 h18:00 – h22:30 Ranger

03.12
h18:00 – h22:30

Ranger

di Mirlan Abdulaev | 15:00 | 2021 | Kyrgyzstan

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 BIJAN CHEMIRANI & REDI HASA

E’ dal 2016 che il ranger Nurzhigit Mambetaliev opera per la salvaguardia della flora e della fauna del Parco Naturale dell’Alatai e in soli cinque anni ha visto crescere il numero di stambecchi e di caprioli e riapparire i piccoli e grandi predatori.

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04.12h18:00 – h22:30L’uomo degli alberi – The man of the trees

04.12
h18:00 – h22:30

L’uomo degli alberi – The man of the trees

di Andrea Trivero | 18:55 | 2018 | Italia – Italy

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 HAMID DRAKE

In Burkina Faso, uno dei paesi più aridi al mondo, Daniel Balima, un anziano agricoltore e vivaista che è stato affetto da poliomielite da bambino, ha fatto germinare più di un milione di alberi e sogna di farne nascere un altro milione, per offrire frescura, ombra e umidità alla sua terra.

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05.12h18:00 – h22:30Tuyuku

05.12
h18:00 – h22:30

Tuyuku

di Nicolás Rojas Sánchez | 15:00 | 2019 | Messico

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 ALESSANDRO “ASSO” STEFANA

Un albero millenario che diede origine a Yosonuviko, il popolo delle nuvole, riemerge alla memoria collettiva per ricordarci che è essenziale vivere in equilibrio con la natura.

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09.12h18:00 – h22:30Monsieur Oyster – Il Signor Ostrica

09.12
h18:00 – h22:30

Monsieur Oyster – Il Signor Ostrica

di Sergio Penzo e Douglas Guillot | 04:37 | 2018 | Francia – France

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 FRANCESCO ARCURIi

Nel Bacino d’Arcachons, da sei generazioni la famiglia di Joël Dupuch si prende cura delle ostriche e affina l’arte dell’ostricoltura.

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09.12h18:00 – h22:30Mala Hierba – Erbaccia

09.12
h18:00 – h22:30

Mala Hierba – Erbaccia

di Adriana Roslin | 10:06 | 2020 | Spagna – Spain

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 FRANCESCO ARCURI

Dal remoto villaggio di Kuru, alle pendici dell’Himalaya, dove la canapa cresce vigorosa, Duthakla e Khadak Bogati si sono trasferiti a Kathmandu per essere più vicini ai mercati e confezionare vestiti ed accessori utilizzando i tessuti di canapa prodotti nel loro villaggio.

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10.12 h18:00 – h22:30Capre Diem

10.12
h18:00 – h22:30

Capre Diem

di Walter Bencini | 35:00 | 2021 | Italia

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 ABSTRACT

Nel 2013 Chiara e Niccolò decidono di andare a vivere nella montagna Toscana del Pratomagno allevando capre e producendo formaggio naturale. Otto anni dopo hanno con loro settanta capre, cinque mucche, un caseificio certificato, un giovane collaboratore di nome Sulayman e una ragazzina rumena in affidamento che si chiama Geanina.

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12.12 h18:00 – h22:30 Cries of our ancestors – Le grida dei nostri antenati

12.12
h18:00 – h22:30

Cries of our ancestors – Le grida dei nostri antenati

di Rebecca Kormos e Kalyanee Mam | 20:00 | 2020 | Guinea

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 NABY CAMARA

Da secoli, una delle più grandi comunità di scimpanzé al mondo vive nelle foreste della Guinea in armonia con la popolazione locale. Ma l’incedere inesorabile delle ruspe che continuano ad espandere la vicina cava di bauxite, il minerale da cui si ottengono alluminio e gallio e che costituisce una fonte di reddito fondamentale per il paese, divora la foresta e distrugge il fragile equilibrio di chi la abita.

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15.12 h18:00 – h22:30 It’s bean too hot – Fa troppo caldo per i chicchi

15.12
h18:00 – h22:30

It’s bean too hot – Fa troppo caldo per i chicchi

di Hedvika Michnová | 24:59 | 2021 | United Kingdom – Regno Unito

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 FEDERICO MECOZZI

Che sia in Africa o in Centro-America, il surriscaldamento globale sta mettendo a dura prova le piantagioni di caffè esponendole a variazioni di temperatura e precipitazioni irregolari e intense, e a nuove tipologie di parassiti e malattie. Ma gli agricoltori non stanno a guardare, e mettono a punto nuove tecniche e pratiche agricole per proteggere le coltivazioni e sostenere la biodiversità del territorio.

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16.12 h18:00 – h22:30 The church forests of Ethiopia – Le chiese foresta d’Etiopia

16.12
h18:00 – h22:30

The church forests of Ethiopia – Le chiese foresta d’Etiopia

di Jeremy Selfart | 09:22 | 2020 | Etiopia

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 DIMITRI GRECHI ESPINOZA

L’altopiano etiope, per la maggior parte dell’anno brullo e arido, è punteggiato da densi boschi di forma circolare e di grande biodiversità: le ultime vestigia della foresta primaria. Al centro del bosco si trovano antiche chiese ortodosse che vivono in simbiosi con il bosco: lo proteggono e ne sono a loro volta protette.

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17.12 h18:00 – h22:30 Rann

17.12
h18:00 – h22:30

Rann

di Sarina Pearson, Shuchi Kothari, Peter Simpson | 20:14 | 2021 | New Zealand

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 FEDERICO SANESI

Si pensa ai deserti come spazi vuoti e desolati, ma quando li si osserva da vicino si scopre un mondo pieno di vita e di attività. E’ il caso della riserva della biosfera Little Rann di Kutchh, in India, la cui bellezza mozzafiato è marcata dalla presenza di uomini ed animali.

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18.12 h18:00 – h22:30 Omelia contadina

18.12
h18:00 – h22:30

Omelia contadina

di JR e Alice Rohrwacher | 09:00 | 2020 | Italia – Italy

Sonorizzazione / Live soundtrack h.22.30 MARCO SELVAGGIO

Un’azione cinematografica per dar voce e sostenere la lotta dei piccoli agricoltori dell’altopiano dell’Alfina, tra Toscana, Lazio e Umbria, contro l’avanzare delle monocolture intensive ed in difesa della millenaria agricoltura contadina.

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Climate Space Dal Verme 2021

Climate Space ritorna al Teatro Dal Verme dopo l’edizione del dicembre 2019, la lunga pausa del 2020 e il Festival di Melpignano, in Salento, nel luglio scorso. Climate Space ritorna prolungando simbolicamente l’immersione nella natura che quest’estate Ludovico Einaudi ha offerto al suo pubblico con concerti all’aperto in alcuni dei luoghi più remoti, incantevoli ed incontaminati d’Italia, tra i quali la Pieve di Romena nel Casentino, il Bosco delle Pianelle nelle Murge, il Lago di Campotosto ai piedi del Gran Sasso e le Grotte dei Cervi a Otranto.

I concerti nella natura sono stati un modo per riportare al centro dell’attenzione la nostra relazione con il mondo vivente che ci ospita. Arricchendo l’esperienza musicale di vento, raggi di sole e paesaggi grandiosi, questi momenti ci hanno ricordato che siamo parte della natura e che la natura è parte integrante di noi. Sembriamo aver smarrito questo principio fondamentale dopo più di 300 anni di una cultura dominante che riduce la nostra relazione con la natura a rapporto di potere, ponendo noi esseri umani al di sopra di un mondo naturale sotto il nostro controllo: risorsa da sfruttare da un lato, e deposito di rifiuti dall’altro. Sarà molto difficile superare la crisi climatica ed ambientale che stiamo vivendo senza prima ricostruire una nuova relazione con le altre specie viventi ed il pianeta, fondata non più sulla dominazione, ma sull’interdipendenza e sulla reciprocità.

Attraverso diciassette storie da tutto il mondo, Climate Space vuole mostrare che un’altra relazione tra Uomo e Ambiente è possibile: una relazione in cui si prende cura, dove si prende e si dà, dove si lascia vivere, dove si rispettano le risorse disponibili lasciando loro il tempo di ricostituirsi. Alcune storie vengono da culture lontane che, diversamente dalla nostra, attribuiscono intenzionalità e capacità comunicative alle altre specie viventi. Diventa allora normale parlare con gli scimpanzé e mettersi d’accordo con loro sulla suddivisione del raccolto di banane, papaya o mais. O far trovare in pieno inverno il sale agli ungulati che abitano le scoscese montagne del Kyrgyzstan Altre storie appartengono invece alla nostra cultura e raccontano di persone che scelgono di vivere immersi nella natura e di dedicarsi ad attività tradizionali a stretto contatto con gli animali, i campi e la foresta, senza rinunciare però all’innovazione ed alla modernità.

Con questa selezione desideriamo osservare da vicino cinque forme di relazione rispettose della natura (allevare, coabitare, coltivare, rigenerare, salvaguardare) che, ciascuna a suo modo, contribuiscono a sostenere la biodiversità, a mantenere vive culture ancestrali, a rispondere alla crisi climatica e a creare attività economica. Anche se si tratta principalmente di storie dal mondo rurale, i principi in gioco sono validi per qualsiasi attività umana attenta a minimizzare il suo impatto sull’ambiente e a massimizzare il suo contributo alla rigenerazione della natura e della società. Ci auguriamo che queste storie offrano spunti di riflessione e stimoli per nuove pratiche ed iniziative.

 

Climate Space Dal Verme 2021

Climate Space is back at Teatro Dal Verme following the December 2019 edition, the long break due to the pandemics, and the five-day Festival at Melpignano, in Salento. Last summer Ludovico Einaudi immersed his audience in nature with a series of open-air concerts in some of the most secluded, enchanting and pristine locations in Italy, such as Pieve di Romena in Casentino, Bosco delle Pianelle in Murge, Campotosto Lake below Gran Sasso and Grotte dei Cervi in Otranto. Climate Space pursues this immersion in nature presenting a selection of seventeen short films from remote regions of the world telling stories of a quest for harmony between people and the environment that surrounds them.

Concerts in nature have been a way to bring attention back to our relationship with our host: the living world. A musical experience, augmented by wind, sunlight and grand landscapes, acted as a reminder that we are part of nature and nature is an integral part of ourselves. We seem to have disconnected from this very fundamental principle. After over 300 years of a dominant culture that separates and elevates humans above the natural world, we have grown used to looking at our environment as a resource to exploit, on the one hand, and a waste collector on the other. To overcome the climate and environmental crises we are experiencing, we need to construct a new relationship with all other living beings and the planet, grounded not any longer on domination, but on interdependence and reciprocity.

Through seventeen stories from around the world, Climate Space shows that another kind of relationship between human beings and the environment is possible; a relationship where we care about; we give and take; we let live and where available resources are used only inasmuch as they can replenish. A few stories come from far away cultures that, contrary to ours, attribute intentions and communication abilities to other living beings. It is then normal to talk with chimpanzees to agree on how to share banana, papaya and mais crops. Or to bring salt in the winter for the ungulates that live in the arduous mountains of Kyrgyzstan. Other stories come instead from our culture and tell of people that choose to live immersed in nature practicing traditional breeding and farming crafts, without however giving up on innovation and modernity.

With this selection, our intent is to explore five forms of respectful relationship with nature that range from mutualism to conservation, from breeding and farming to regeneration. Each of these relationships contribute to supporting biodiversity, keeping alive ancient cultures, responding to global warming while generating economic activity. Although most stories are set in the rural world, the underlying principles hold for any human activity that seeks to minimise its environmental footprint and to maximise its contribution to social and natural regeneration. Our wish is that these stories will be sources of reflection and will inspire new practices and initiatives.

Francesco Cara

Curatore Climate Space Film & Music Festival

Francesco Cara Francesco Cara è un attivista climatico nel Climate Reality Project guidato dall’ex-vice presidente americano e premio Nobel per la pace Al Gore. Francesco tiene il corso Design for the Anthropocene allo IED di Milano, e nei suoi progetti lavora per rendere il digitale sostenibile. Prima di dedicarsi alla crisi climatica, Francesco è stato direttore del design in Nokia a Helsinki e Londra, in Sapient a Londra, in IconMedialab a Stoccolma e Parigi.

Francesco Cara - curatore